Il "greenwashing" è una tecnica di comunicazione o di marketing attraverso cui si inducono potenziali clienti a credere che un marchio sia impegnato nella tutela dell`ambiente, occultandone l`effettivo impatto ambientale negativo.
Lo sviluppo di tale fenomeno è legato al duplice obiettivo perseguito dalle imprese:
- valorizzare la loro reputazione ambientale;
- ottenere benefici in termini di fatturato, essendo fortemente aumentata la percentuale di consumatori attenti alla sostenibilità.
Molte imprese, nel tentativo di apparire "ecofriendly", realizzano operazioni di marketing mediante i sistemi tipici della pubblicità ingannevole: omettendo informazioni rilevanti, utilizzando affermazioni vaghe, pubblicizzando dati non dimostrabili ed enfatizzando singole caratteristiche dei prodotti pubblicizzati ritenendole sufficienti a classificarli come "green".
In Italia il "greenwashing" è fronteggiato dall`Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (ACGM) che esercita i propri poteri inibitori e sanzionatori sulla base di quanto previsto dal Codice del Consumo (D.lgs. 206/05).
L`Autorità Garante ha il compito di vigilare e reprimere la pubblicità ingannevole e colpire le aziende che praticano il "greenwashing" con sanzioni economiche che possono arrivare a 5 MILIONI di Euro.
L`art. 12 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale ha imposto direttive precise per la comunicazione ed il marketing, stabilendo che ogni informazione deve:
- rispondere a criteri di trasparenza e standard di correttezza;
- basarsi su elementi veritieri;
- riportare dati scientificamente verificabili;
- esplicitare chiaramente a quale aspetto del prodotto o dell`attività si riferiscono i benefici ostentati.
Ruolo centrale nella lotta a tale fenomeno è affidato ai consumatori che hanno la possibilità di rilevare pratiche scorrette, prestando attenzione ai messaggi promozionali che fanno riferimento a profili di sostenibilità ambientale e verificando l`esistenza di etichette e di marchi che certificano determinate qualità ecologiche del prodotto (ad es. ISO ed EMAS).
a cura dell`avv. Carlo Caprioli